Il 15 marzo 2021 il mondo ha commemorato il decimo anniversario del devastante conflitto in Siria. Alle Nazioni Unite si è tenuto un evento virtuale dal titolo "10 Years Conflict in Syria –Key Lessons and Current Challenges".
Si è trattato di un'occasione per dare uno sguardo completo al conflitto che ha ucciso più di 400.000 persone e ha provocato milioni di sfollati, causando enormi sofferenze umane ed un impatto devastante sulle basi sociali e sullo sviluppo sostenibile della Siria.
Le organizzazioni della società civile si sono dimostrate un'importante fonte di informazioni ed hanno svolto un ruolo chiave nel sostenere una soluzione politica, nel conservare le prove dei crimini commessi e nel fornire assistenza al popolo siriano.
Il conflitto in Siria è iniziato quando i siriani sono scesi in piazza per protestare pacificamente per il cambiamento e le riforme. A tali manifestazioni il regime siriano ha risposto con oppressione e attacchi alla popolazione civile equivalenti a crimini contro l'umanità. Sebbene originariamente di natura interna, il conflitto si è rapidamente trasformato in una guerra civile con il coinvolgimento diretto e indiretto di Stati terzi e ha avuto un effetto destabilizzante sulla regione provocando lo sfollamento interno di milioni di persone e rifugiati nelle regioni di confine o nei paesi vicini. Nonostante le gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, i crimini commessi contro la popolazione civile e gli effetti destabilizzanti sulla regione, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non è stato in grado di porre fine alle ostilità e portare a una soluzione pacifica. In non meno di 16 occasioni, gli sforzi del Consiglio per porre fine al conflitto sono stati bloccati dall'uso del veto.
Il conflitto ha avuto anche un disastroso impatto socio-economico e un forte effetto negativo sulle fondamenta stesse della società
della Siria. Il paese ha sperimentato distruzione, economie di guerra, corruzione, cattiva gestione, inflazione e deprezzamento della valuta. La carenza di beni essenziali, la mancanza di servizi di base, la disoccupazione e l'insicurezza alimentare rimangono sfide importanti e si aggiungono alle sofferenze dei siriani. Più della metà dei bambini siriani continua a essere privata dell'istruzione e la pandemia COVID-19 ha ulteriormente esacerbato i fragili sistemi educativi, sanitari e sociali.
Carlo Marino
Nessun commento:
Non sono consentiti nuovi commenti.