giovedì 23 maggio 2024

Il Giorno dell’Indipendenza celebrato dall’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian presso la Santa Sede

L’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian presso la Santa Sede ha celebrato, martedì 21 maggio, il Giorno dell’Indipendenza Nazionale presso il Centro Culturale dell’Azerbaigian a Roma. Ad accogliere gli ospiti l’Ambasciatore dell’Azerbaigian in Vaticano Ilgar Mukhtarov. Nel suo discorso di benvenuto agli ospiti, l’Ambasciatore ha evidenziato che “106 anni fa – il 28 maggio 1918, in Azerbaigian furono fondati la prima Repubblica Democratica Secolare, così come il primo parlamento e governo multietnico del mondo musulmano, adottando la Dichiarazione di Indipendenza.” L’Ambasciatore ha anche ricordato che nel 1918 l’Azerbaigian è stato il primo paese del mondo musulmano a concedere alle donne il diritto di voto e di essere elette. L’Azerbaigian, ha sottolineato, rappresenta un punto di incontro tra est e ovest, Nord e Sud, luogo in cui rappresentanti di differenti religioni, gruppi etnici e culture coesistono pacificamente, vivendo nel rispetto reciproco. L’Ambasciatore Mukhtarov ha citato il multiculturalismo, caratteristica del Paese caucasico, con le parole di elogio del Papa Giovanni Paolo II nel 2002 e quelle di Papa Francesco nel 2016. Il rappresentante diplomatico ha ricordato poi che “Nel 1991, con il ripristino dell'indipendenza statale della Repubblica dell'Azerbaigian, è aumentata la cooperazione del nostro Paese con la Santa Sede in campo politico, culturale e in altri settori. Una solida base per le relazioni bilaterali è stata gettata in seguito alla visita del Leader Nazionale dell’Azerbaigian Heydar Aliyev in Vaticano nel 1997 e della visita di Papa Giovanni Paolo II nel nostro Paese nel 2002, e questa stretta collaborazione prosegue attualmente con successo. Lo scorso luglio, la visita di Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin in Azerbaigian ha dato un nuovo impulso allo sviluppo delle relazioni bilaterali.” Quest'anno, ha continuato l’Ambasciatore, ricorre il XX anniversario dalla nascita della Fondazione Heydar Aliyev, che ha consentito la realizzazione di numerosi progetti sulla protezione del patrimonio cristiano in tutto il mondo. L’Azerbaigian inoltre ha ricevuto all’unanimità il sostegno della comunità internazionale come paese ospitante della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29) che si terrà alla fine del 2024 a Baku. L’Ambasciatore Mukhtarov ha concluso rammentando che la Festa del 28 maggio, celebrazione della Fondazione della Repubblica Democratica dell'Azerbaigian, nel 1918 – uno dei padri fondatori della Repubblica Democratica azera fu il politico Məhəmməd Rəsulzadə - per la prima volta nel 2024 sarà celebrata su tutto il territorio della Repubblica dell’Azerbaigian, che ha ripristinato la sua integrità territoriale e la sua sovranità, dopo trenta anni di occupazione militare da parte dell’Armenia. “L’Azerbaigian, ha specificato, è sempre a favore del raggiungimento della pace a lungo termine nel Caucaso meridionale. La normalizzazione delle relazioni tra Azerbaigian e Armenia basate sul rispetto della sovranità reciproca, dell’integrità territoriale e dei confini internazionali è l’unico modo per garantire pace e stabilità durature nella regione. I negoziati sul processo di normalizzazione tra Azerbaigian e Armenia continuano con successo. Si è presentata un'occasione storica per la firma di un trattato di pace tra Azerbaigian e Armenia. Ci auguriamo che entro la fine di quest'anno saremo in grado di firmare un accordo di pace tra i due paesi e di stabilire una pace sostanziale nel Caucaso meridionale.” Ospite d’onore della serata Monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Santa Sede. L’esponente del Vaticano ha ricordato il XX anniversario della Fondazione Heydar Aliyev, che, grazie all’iniziativa del Primo vicepresidente dell’Azerbaigian Mehriban Aliyeva, un grande contributo fornisce alla tutela e al restauro del patrimonio cristiano in Vaticano. “Questo anniversario ci offre l’occasione di esprimere i sentimenti di amicizia e di apprezzamento della Santa Sede per le positive relazioni bilaterali che intrattiene con l’Azerbaigian, caratterizzate da cordialità e rispetto, ed espresse eloquentemente sia nello scambio di visite ad alto livello che attraverso diverse altre iniziative. Come è stato più volte sottolineato, le nostre relazioni amichevoli hanno una lunga storia e sono antecedenti alla loro formalizzazione nel 1992”, ha dichiarato il Monsignore. Mons. Gallagher ha anche evidenziato la presenza di un primo ambasciatore residente dell’Azerbaigian presso la Santa Sede, e ha espresso un ringraziamento al Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, S.E. Ilham Aliyev, per aver generosamente donato un terreno per la costruzione di una nuova Chiesa Cattolica nella città di Baku. L’intervento si è concluso con le parole di Papa Francesco per l’Azerbaigian, che il 2 ottobre 2016, durante il suo Viaggio Apostolico, ha espresso il suo «sincero augurio che l'Azerbaigian possa proseguire sulla via della cooperazione tra diverse culture e confessioni religiose. L'armonia e la pacifica convivenza siano sempre più fonte di vitalità per la vita pubblica e civile del Paese, nella sua molteplicità di espressioni, assicurando a tutti gli uomini e le donne la possibilità di offrire il proprio contributo al bene comune. (...) Possa Dio benedire l'Azerbaigian con armonia, pace e prosperità». Mentre scorrevano su un grande schermo le immagini dei Papi che hanno visitato l’Azerbaigian da Giovanni Paolo II a Papa Francesco la serata è stata arricchita da musica azerbaigiana e internazionale, interpretata da due noti artisti azerbaigiani, Sahib Pashazada al tar e Firuza Baylarova al pianoforte e da prelibatezze della cucina azerbaigiana, preparate da chef azerbaigiani giunti in Italia per l’occasione. All’evento erano presenti esponenti religiosi, rappresentanti del mondo accademico, dei media e diplomatico. Carlo Marino #diplomaticcorrespondent

martedì 21 maggio 2024

Edgardi Rinkevics Presidente della Lettonia in Vaticano

Il Presidente Repubblica di Lettonia Edgardi Rinkevics ha incontrato il 16 maggio 2024 Papa Francesco. L’ incontro di carattere riservato ha avuto inizio alle 8,55 ed è terminato alle 9,30. Conflitto in Ucraina, Intelligenza Artificiale e nuove tecnologie sono stati tra i temi trattati nell’incontro. Dopo la conversazione con il Papa, il Presidente è stato ricevuto in Segreteria di Stato dal Card. Pietro Parolin. Doni del Santo Padre: I volumi dei documenti papali, Il Messaggio per la Pace 2024 e un bassorilievo in bronzo dal titolo « The welcome ». Dono del Presidente:
Un’opera d'arte in metallo prezioso – una plaquette argentata basata sulla fotografia "Riga Panorama" del fotografo Ilmārs Znotiņš della Cancelleria del Presidente della Lettonia rappresentante lo skyline di Riga e il suo riflesso, lo stemma della Repubblica di Lettonia con l'iscrizione Latvijas Valsts Presidenti con la firma del Presidente della Lettonia .
#diplomaticcorrespondent

Il Presidente dell’Ecuador in Vaticano

Daniel Roy Gilchrist Noboa Azín, Presidente dell’Ecuador è stato ricevuto il 13 maggio 2024 da Papa Francesco. L’incontro è iniziato alle 8:45 ed ha avuto una durata di circa mezz’ora. Come di consueto il Presidente ha avuto successivamente anche colloqui in Segreteria di Stato con il Card. Parolin e con monsignor Paul Richard Gallagher. Buone le relazioni tra Ecuador e Santa Sede e positiva la collaborazione tra la Chiesa e lo Stato.
Doni del Santo Padre: Un’opera in bronzo raffigurante una colomba che porta un ramoscello d’olivo, con la scritta “Siate messaggeri di pace” I volumi dei documenti papali Il Messaggio per la Pace di quest’anno; il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della LEV; il volume su l’Appartamento Pontificio delle Udienze, a cura della Prefettura della Casa Pontificia Dono del Presidente: Una riproduzione della Virgen del Cisne, opera di artigiani dell’Ecuador.
#diplomaticcorrespondent

mercoledì 8 maggio 2024

Bajram Begaj Presidente dell’Albania in Vaticano

Il 6 maggio il Presidente Albania è stato ricevuto in udienza nel Palazzo Apostolico per un incontro con Papa Francesco durato circa trenta minuti. Sono seguiti cordiali colloqui in Segreteria di Stato e si è manifestato apprezzamento per le positive relazioni bilaterali. Doni del Papa: Una fusione in bronzo dal titolo “Mani”, con la scritta “Riempiamo le mani di altre mani”; I volumi dei documenti papali; Il Messaggio per la Pace di quest’anno; Il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della LEV.
Dono del Presidente: Un quadro a olio del pittore albanese Helidon Haliti

Visita in Vaticano della Presidente della Confederazione Elvetica

Sabato 4 maggio 2024 Viola Patricia Amherd, Presidente Confederazione Elvetica è stata ricevuta da Papa Francesco. L’incontro è iniziato alle 8:35 . Alle 9:10 la Presidente è uscita dal Vaticano. Il Papa ha donato alla Amherd : Un bassorilievo in bronzo dal titolo “La Cura del Creato”; I volumi dei documenti papali; Il Messaggio per la Pace di quest’anno; Il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della LEV.
Doni della Presidente: Una confezione di cioccolatini svizzeri; Alcuni francobolli svizzeri dell’anno di nascita del Papa.; Un CD di musica di Carlos Gardel; Una brocca con bicchieri in vetro con la riproduzione del Monte Cervino.
#diplomaticcorrespondent

sabato 20 aprile 2024

Il Premier del Belize in Vaticano

Il Primo Ministro Belize Juan Antonio Briceño (conosciuto con il nome di Johnny Briceño- nato ad Orange Walk Town, 17 luglio 1960) è giunto oggi in Vaticano per essere ricevuto da Papa Francesco. Nel 2016, Briceño divenne leader dell'opposizione in Belize e nel 2020 fu eletto quinto Primo Ministro del Belize e il primo a non essere di Belize City. Nel 2022, durante una visita a Taiwan a capo di una delegazione di otto membri per discutere la cooperazione bilaterale con il presidente Tsai Ing-wen, Briceño è stato insignito dell'Ordine delle Nuvole e della Bandiera (detto anche Ordine della Bandiera risplendente) con uno Speciale Gran Cordone da parte del governo di Taiwan, un riconoscimento della partnership tra il Belize e Taiwan. Inoltre, ha ricevuto un dottorato onorario dalla Kun Shan University di Tainan, Taiwan. L’ incontro è cominciato alle 9:00 e il premier del Belize è uscito alle 9:35. Il Santo Padre ha donato un bassorilievo in bronzo dal titolo “La Cura del Creato””; i volumi dei documenti papali, il Messaggio per la Pace di quest’anno ed il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della LEV.
Il Primo Ministro ha portato in dono al Papa un dipinto a olio di un artista del Belize.
La Santa Sede ha buone relazioni diplomatiche con il Belize basate sulla collaborazione reciproca per il benessere morale e materiale di tutti i suoi cittadini. Con la cooperazione di uomini e di donne di buona volontà in tutto il Centroamerica, la Chiesa opera per promuovere la pace e la prosperità fra tutti i popoli della regione, anche in circostanze difficili, basandosi sui valori evangelici eterni che hanno sempre servito bene il popolo della regione. Storicamente, la Chiesa cattolica in Belize ha goduto di relazioni cordiali con le autorità civili. Ciò è dovuto in gran parte alle fondamenta su cui è stato edificato il Belize: i valori cristiani tradizionali ed il riconosciuto del valore perenne di diritti umani autentici e di fondamentali libertà politiche e civili che promuovono il rispetto per la persona umana, l’armonia sociale e il progresso della società nella sua interezza. CarloMarino #diplomaticcorrespondent

mercoledì 17 aprile 2024

L’Ambasciatrice di Cuba in Italia, S.E. Mirta Granda Averhoff

L’Ambasciatrice di Cuba in Italia, S.E. Mirta Granda Averhoff, ha preso parte, il 17 aprile 2024,
alla cerimonia tenutasi presso l’Università di Roma “La Sapienza “ in occasione del conferimento al Prof. Luciano Vasapollo della laurea honoris causa in Scienze Politiche da parte de la Universidad de la Habana. Vasapollo è un’eminente esponente del mondo politico e culturale e la sua presenza ad alto livello, in particolare a Cuba e in Venezuela, ne fa una delle personalità italiane più apprezzate nel continente latino-americano. Dall’evento è venuto fuori il ruolo del dipartimento dell’Università di Roma “La Sapienza” dove insegna il Prof. Vasapollo come cardine culturale tra l’Europa e le Americhe e il professore ha dedicato la propria laurea honoris causa a tutti coloro che lottano per il lavoro e la giustizia sociale.
E contro la guerra, contro una società che non crea speranza per l’umanità: la lotta - per Vasapollo- è un atto d’amore. CarloMarino #diplomaticcorrespondent

All’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede « I Giubilei del ‘900»

Giovedì 12 dicembre 2024, all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede si è tenuto il Convegno dal titolo:«I Giubilei del ‘900 e la cultur...