venerdì 26 marzo 2021

L'Unione Europea verso un'economia climaticamente neutra

 

La Commissione UE ha recentemente adottato la "Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente: mettere i trasporti europei sulla buona strada per il futuro " che tiene conto di tutte le fonti di emissione. Congiuntamente a un piano d'azione composto da 82 iniziative che guiderà il lavoro dell'Unione Europea per i prossimi quattro anni, questa strategia getta le basi del modo in cui il sistema dei trasporti dell'UE può realizzare la sua trasformazione verde e digitale e diventare più resiliente alle crisi future.

 

I programmi di azione per l'ambiente hanno orientato lo sviluppo della politica ambientale dell'UE fin dai primi anni '70. Il Green Deal europeo ha annunciato l'adozione di un nuovo programma di azione per l'ambiente e l'8º PAA rappresenta uno dei quadri giuridici principali per attuarlo a livello dell'UE e nazionale.

 

Scopo generale dell'8º programma di azione per l'ambiente è accelerare in modo giusto e inclusivo la transizione dell'Unione verso un'economia climaticamente neutra, efficiente sotto il profilo delle risorse, pulita e circolare, nonché conseguire gli obiettivi ambientali dell'Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, sostenendo appieno gli obiettivi ambientali e climatici del Green Deal europeo e del piano per la ripresa Next Generation EU.

Il Green Deal europeo invita altresì ad accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile e intelligente, dato che i trasporti sono responsabili di un quarto delle emissioni di gas a effetto serra dell'UE e che il loro impatto è in continua crescita. Per conseguire la neutralità climatica occorre ridurre le emissioni prodotte dai trasporti del 90 % entro il 2050.

Il coinvolgimento dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) e dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) in quanto fondamentale per sostenere il nuovo quadro di monitoraggio, misurazione e comunicazione introdotto dal programma e per conseguire gli obiettivi dell'8° PAA va sostenuto.

Al fine di sostenere nuovi servizi di mobilità sostenibile che possano ridurre la congestione e l'inquinamento, in particolare nelle aree urbane, la mobilità multimodale automatizzata e connessa svolgerà un ruolo sempre più importante, insieme ai sistemi intelligenti di gestione del traffico e alla digitalizzazione. Infine, il costo dei trasporti deve rispecchiare l'impatto sull'ambiente e sulla salute. L'UE dovrebbe parallelamente aumentare la produzione e la diffusione di carburanti alternativi sostenibili per il settore dei trasporti e di veicoli a zero emissioni.

Carlo Marino

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mercoledì 24 marzo 2021

Nota della Farnesina sul conflitto in Yemen



 Con una nota del Ministero degli Affari Esteri l’Italia accoglie con favore l’annuncio dell’Arabia Saudita relativo ad una iniziativa unilaterale di distensione nello Yemen e cessazione delle ostilità.

Si tratta di un segnale importante, che conferisce nuovo impulso al negoziato condotto sotto egida dell’ONU e che apre una prospettiva per il miglioramento delle condizioni umanitarie nel Paese e per il raggiungimento di pace duratura.

L’Italia conferma il suo pieno sostegno all’Inviato Speciale Martin Griffiths e lancia un appello a tutte le parti perché sia presto raggiunto un compromesso sostenibile e posto fine al drammatico conflitto nello Yemen.


#carlomarinoeuropeannewsagency

martedì 23 marzo 2021

Incontro fra il Segretario di Stato Antony Blinken e il Ministro degli Affari Esteri italiano Luigi Di Maio


 Oggi a Bruxelles il Ministro degli Affari Esteri italiano Luigi Di Maio, in margine della riunione dei Ministri degli Esteri della NATO, ha incontrato il Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America Antony Blinken.

Il Segretario Blinken e il Ministro degli Affari Esteri Di Maio hanno discusso del lavoro che Stati Uniti d'America e Italia stanno intraprendendo insieme per rivitalizzare la NATO, compreso il sostegno all’iniziativa NATO 2030, e nell’ambito dell’impegno della Coalizione Globale per sconfiggere l’ISIS.

L'incontro ha voluto sottolineare l’importanza della duratura partnership tra Stati Uniti ed Italia. I Ministri hanno convenuto che gli Stati Uniti e l’Italia affronteranno insieme le comuni sfide globali e hanno auspicato una più intensa cooperazione fra gli Stati Uniti e l’Unione Europea.

I Ministri hanno anche avuto uno scambio di vedute sulle sfide provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese, sul futuro dell’Alleanza NATO in Afghanistan e sul miglior modo per sostenere la riforma politica in Libia, dove sono presenti attori importanti quali la Turchia e la Federazione Russa.

Il rafforzamento del ruolo internazionale dell'euro potrebbe contribuire all'autonomia strategica dell'Unione Europea


 

Nel corso della sua esistenza, l'euro è diventato un emblema positivo dell'unità, dell'integrazione e della forza economica dell'Europa, e del suo status a livello globale, convertendosi in un canale per la diffusione dei valori europei di democrazia, libero mercato e cooperazione internazionale.

Nonostante le dimensioni economiche della zona euro e la sua influenza sul commercio mondiale, l'euro si trova in una posizione di netta inferiorità rispetto al dollaro statunitense in termini di utilizzo come valuta di riserva internazionale e valuta di fatturazione, nonché per quanto riguarda la percentuale di operazioni di cambio internazionali e titoli di debito, mentre si trova quasi alla pari con il dollaro in relazione alla percentuale di pagamenti internazionali. L'euro resta la seconda valuta più importante nel sistema monetario internazionale.

La natura irreversibile della moneta unica ha messo in evidenza che l'euro non è soltanto un progetto monetario ma anche politico.

Il rafforzamento del ruolo internazionale dell'euro potrebbe contribuire all'autonomia strategica dell'Unione e a rafforzarla. Azioni volte sia alla definizione che all'attuazione di misure politiche che promuovano il ruolo internazionale dell'euro e favoriscano i cambiamenti determinati dai mercati in tale direzione, possono consolidare al contempo il funzionamento e la coesione della zona euro internamente e promuovere il conseguimento di importanti obiettivi in materia di clima e di sostenibilità.

Il Vertice europeo dell'11 dicembre 2020 chiese all'Eurogruppo di elaborare un piano di lavoro graduale e con scadenze precise per tutti gli aspetti ancora in sospeso, necessari per completare l'unione bancaria che non possiede ancora un regime di assicurazione dei depositi e un meccanismo che garantisca la fornitura di liquidità a una banca in risoluzione. Il completamento dell'unione bancaria, in particolare l'istituzione di un sistema ben congegnato che garantisca e protegga i depositi bancari nell'UE, e l'elaborazione di un meccanismo di gestione delle banche in dissesto, possono rafforzare il ruolo internazionale dell'euro.

Un ruolo più prominente dell'euro a livello internazionale potrebbe rafforzare la resilienza del sistema finanziario internazionale, offrendo una maggiore scelta ai partecipanti al mercato in tutto il mondo e rendendo l'economia internazionale meno vulnerabile agli shock dovuti alla forte dipendenza di molti settori da un'unica valuta. La promozione del ruolo internazionale dell'euro potrebbe diventare un fattore cruciale per creare le basi per la rivitalizzazione del sistema monetario internazionale, che continua a fare affidamento su un numero limitato di valute, rendendolo più equilibrato e sostenibile.

Il rafforzamento del ruolo internazionale dell'euro a livello di valuta internazionale di riserva e di fatturazione e del suo utilizzo nei mercati dei cambi, del debito internazionale e dei prestiti può generare benefici sia a breve che a lungo termine. Ciò comporta altresì rischi e responsabilità che devono essere presi in considerazione nel processo di integrazione delle forze di mercato con le misure politiche. In particolare, un rafforzamento dello status di valuta internazionale dell'euro può aumentare l'uso dell'euro come valuta di riserva, fornire un privilegio esorbitante e abbassare i costi di finanziamento esterno e di transazione per i cambi di valuta, nonché ridurre i costi e i rischi sostenuti dalle imprese e dalle famiglie europee. Un euro più forte a livello internazionale creerà gradualmente mercati finanziari europei più profondi, liquidi e integrati, rendendoli meno vulnerabili agli shock dei tassi di cambio, il che garantirebbe un accesso più affidabile ai finanziamenti per le imprese e i governi europei. Un rafforzamento dello status di valuta internazionale dell'euro potrebbe, inoltre, rafforzare l'autonomia della politica monetaria, rafforzarne la trasmissione globale e rendere la politica monetaria dell'UE meno dipendente dalle esternalità economiche e finanziarie, nonché migliorare la liquidità del sistema monetario, riducendo i costi commerciali e migliorando l'efficienza del mercato e la resilienza della zona euro agli shock finanziari, il che a sua volta contribuirebbe alla stabilità monetaria e finanziaria dell'UE, oltre a fornire un agevole adeguamento degli squilibri macroeconomici. L'UE, con un euro forte a livello internazionale, potrebbe meglio definire la propria posizione politica indipendentemente dagli sviluppi globali. Tuttavia,  alcuni studi evidenziano che un ruolo internazionale più forte di una valuta potrebbe portare a perdite di signoraggio, sopravvalutazione valutaria, maggiore volatilità dei flussi di capitale in periodi di tensione globale e maggiori responsabilità internazionali. Si evidenzia, quindi,  la necessità di politiche strutturali in materia economica, di bilancio e di produttività, in grado di favorire la crescita e che siano sostenibili, eque e solide, sia a livello dell'UE che degli Stati membri, e si basino su un impegno in favore di norme fiscali credibili per mantenere la stabilità e integrità dell'euro. A tale proposito, va menzionato il piano delineato nel pacchetto per la ripresa Next Generation EU volto a utilizzare uno stimolo di bilancio, in particolare l'assunzione di prestiti obbligazionari per 750 miliardi di EUR provenienti dai mercati dei capitali per finanziare la ripresa dalla pandemia di COVID-19 e sostenere la transizione verde e digitale. Il fondo per la ripresa e la resilienza Next Generation EU può migliorare il funzionamento del mercato del debito sovrano, attualmente frammentato, agevolare il completamento dell'unione bancaria e sostenere i progressi verso l'unione dei mercati dei capitali.


Carlo Marino

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lunedì 22 marzo 2021

Webinar sulla Sovranità strategica dell'Unione Europea

 


Sovranità strategica per l'Unione europea significa capacità di decidere e agire secondo le proprie regole, i propri principi e i propri valori. Questi ultimi includono la promozione del multilateralismo, il rispetto dello stato di diritto, la democrazia e i diritti umani, l'apertura alle relazioni commerciali. Dati i rapidi mutamenti delle tendenze geopolitiche e tecnologiche globali e l'apparente frammentazione dell'ordine multilaterale, l'UE si vede costretta a rafforzare la propria posizione sulla scena internazionale.

L'Unione Europea deve garantire i propri valori e interessi in modi nuovi (e più determinati) e  se vuole "fare a modo suo" per citare la "dottrina Sinatra" dell’Alto Rappresentante Borrell, è necessario rispondere a diverse questioni.

Con l'assistenza della Direzione Generale per la Politica Estera dell'UE, si terrà un seminario / webinar dal titolo “ACHIEVING STRATEGIC SOVEREIGNTY FOR THE EU” il 23 Marzo 2021, dalle 09:30 alle12:10 che affronterà tre importanti questioni: 1- Come può l'UE affrontare in modo più strategico le interdipendenze in un mondo meno cooperativo? 2- In che modo l'UE dovrebbe adattare i partenariati esistenti e sviluppare nuovi partenariati strategici? 3- In che modo gli sforzi dell'UE per rafforzare il multilateralismo possono rafforzare sia l'autonomia dell'UE che la cooperazione globale?

Carlo Marino

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#diplomaticorrespondent

sabato 20 marzo 2021

Incontro Borrell- Di Maio a Roma

Giovedì 18 marzo 2021,  alle ore 15.30, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio ha incontrato alla Farnesina l’Alto Rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza e Vice Presidente della Commissione Europea, Josep Borrell.

Al termine dell’incontro le due Autorità hanno rilasciato brevi dichiarazioni agli  organi di stampa.

La visita di Josep Borrell è arrivata in un momento importante cioè nel primo anniversario dell'Operazione Ue "Irini", che è legata alla questione libica. Con il Ministro degli Esteri Italiano Di Maio,  Borrell ha parlato anche di Turchia e Russia, in agenda tra le questioni più importanti di politica estera anche al prossimo Consiglio europeo. 



Turismo e COVID-19

 

Il turismo è uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Con un indotto di circa 27 milioni di persone esso rappresenta circa il 10% del PIL dell'UE, ma al momento sono sei i milioni i posti di lavoro a rischio. L'Europa è la prima destinazione turistica mondiale ma si è trovata ad accogliere il 66% in meno di turisti internazionali nella prima metà dell'anno e il 97% in meno nella seconda.

L’Unione Europea sta approntando una nuova strategia in grado di rendere il turismo più sicuro e più sostenibile, così da favorirne la ripresa nel periodo post-pandemia. La nuova strategia dovrebbe includere anche un certificato di vaccinazione comune.

Un sostegno finanziario continuo e a breve termine è essenziale per la sopravvivenza del settore e, pertanto, i paesi dell'UE devono essere esortati dall'Unione affinché includano anche i viaggi e il turismo nei loro piani di ripresa COVID. L’introduzione di investimenti pubblici e privati per la digitalizzazione e la modernizzazione generale del settore è sempre più cruciale e anche l’idea di ridurre temporaneamente le aliquote IVA sui servizi di viaggio e turismo sarebbe di grande aiuto.

Comunque, per il ripristino della libertà di movimento, è stata proposta a livello dell'Unione Europea


anche l’introduzione di un certificato di vaccinazione comune, che potrebbe diventare un'alternativa ai test PCR e ai requisiti di quarantena. Il tutto solo dopo l’accertata disponibilità dei vaccini per tutti i cittadini e la presenza di prove scientifiche sufficienti rispetto all’impossibilità per le persone vaccinate di trasmettere il virus

La pandemia ha modificato le preferenze dei consumatori verso opzioni più verdi e più in contatto con la natura. Per tale ragione, è opportuna la creazione di una tabella di marcia per sviluppare forme più sostenibili di turismo che siano in grado di ridurre l'impatto ambientale del settore.

Un sigillo di certificazione igienica dell'UE che certifichi gli standard minimi di prevenzione e controllo del virus COVID-19 per aiutare a ripristinare la fiducia dei consumatori nel turismo e nei viaggi e una nuova agenzia europea per il turismo sono allo studio degli esperti dell’Unione Europea.

#diplomaticorrespondent

La pandemia da Covid19: quali scenari all'orizzonte?

 

Nel momento in cui la crisi del COVID-19 si diffuse, all'inizio del 2020, molti economisti fecero proiezioni sul suo impatto ipotizzando che uno shock occasionale sarebbe stato seguito da un ritorno vicino allo status quo ante.

Ma da quel momento le opinioni sono cambiate sia per quanto riguarda il tempo necessario alla produzione dei vaccini che per l'entità delle ferite economiche difficili da rimarginare. Eppure, pochi al di fuori della comunità di esperti della salute pubblica consideravano seriamente la possibilità che la pandemia potesse persistere su scala significativa .

L'emergere di nuove varianti di SARS-CoV-2, il virus che causa il COVID-19, ha reso discutibile tale ipotesi. Benché non sia il risultato più probabile, non sembra più possibile escludere scenari peggiori.

Se la pandemia da COVID-19 dovesse prolungarsi continuando a minacciare vite, due scenari sembrano possibili. Il primo sono le ricorrenti ondate di infezione, che portano i governi a oscillare tra l'imposizione e l'abolizione delle misure sanitarie restrittive in risposta agli alti e bassi della malattia. Il secondo è uno scenario “zero COVID” con politiche di contenimento precise e sostenute, seguite da misure sanitarie più blande combinate con tracciabilità e test sistematici in modo da mantenere un livello di infezione molto basso. Le analisi suggeriscono che questo secondo scenario porterebbe a minori costi umani ed economici a lungo termine, ma le realtà geografiche, umane e politiche all'interno e tra i paesi lo rendono meno probabile, almeno nel caso di paesi densamente popolati, aperti e con economie strettamente integrate come quelle dell'Europa.

#diplomaticorrespondent 







venerdì 19 marzo 2021

Alle Nazioni Unite si è commemorato il Conflitto in Siria

 Il 15 marzo 2021 il mondo ha commemorato il decimo anniversario del devastante conflitto in Siria. Alle Nazioni Unite si è tenuto un evento virtuale dal titolo "10 Years Conflict in Syria –Key Lessons and Current Challenges". 

Si è trattato di un'occasione per dare uno sguardo completo al conflitto che ha ucciso più di 400.000 persone e ha provocato milioni di sfollati, causando enormi sofferenze umane ed un impatto devastante sulle basi sociali e sullo sviluppo sostenibile della Siria. 



Le organizzazioni della società civile si sono dimostrate un'importante fonte di informazioni ed hanno svolto un ruolo chiave nel sostenere una soluzione politica, nel conservare le prove dei crimini commessi e nel fornire assistenza al popolo siriano.

Il conflitto in Siria è iniziato quando i siriani sono scesi in piazza per protestare pacificamente per il cambiamento e le riforme. A tali manifestazioni il regime siriano ha risposto con oppressione e attacchi alla popolazione civile equivalenti a crimini contro l'umanità. Sebbene originariamente di natura interna, il conflitto si è rapidamente trasformato in una guerra civile con il coinvolgimento diretto e indiretto di Stati terzi e ha avuto un effetto destabilizzante sulla regione provocando lo sfollamento interno di milioni di persone e rifugiati nelle regioni di confine o nei paesi vicini. Nonostante le gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e  dei diritti umani, i crimini commessi contro la popolazione civile e gli effetti destabilizzanti sulla regione, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non è stato in grado di porre fine alle ostilità e portare a una soluzione pacifica. In non meno di 16 occasioni, gli sforzi del Consiglio per porre fine al conflitto  sono stati bloccati dall'uso del veto.

Il conflitto ha avuto anche un disastroso impatto socio-economico e un forte effetto negativo sulle fondamenta stesse della società


della Siria. Il paese ha sperimentato distruzione, economie di guerra, corruzione, cattiva gestione, inflazione e deprezzamento della valuta. La carenza di beni essenziali, la mancanza di servizi di base, la disoccupazione e l'insicurezza alimentare rimangono sfide importanti e si aggiungono alle sofferenze dei siriani. Più della metà dei bambini siriani continua a essere privata dell'istruzione e la pandemia COVID-19 ha ulteriormente esacerbato i fragili sistemi educativi, sanitari e sociali.


Carlo Marino

All’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede « I Giubilei del ‘900»

Giovedì 12 dicembre 2024, all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede si è tenuto il Convegno dal titolo:«I Giubilei del ‘900 e la cultur...